Di Paolo Bertoli 
(dal web, dal Sole 24 Ore, Corriere della Sera e Repubblica)

Il Decreto Sviluppo (D.L. 83/2012), approvato prima della pausa estiva, contiene molte misure urgenti per la crescita del Paese che, secondo il ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera, determineranno un impulso al Prodotto interno lordo pari a circa 80 miliardi di euro. Le misure adottate nel provvedimento spaziano dalla riqualificazione energetica alla semplificazione amministrativa, al filtro in appello, fino ai correttivi alla riforma del lavoro. Tra le novità più importanti per le aziende va ricordata la normativa dell‘Iva per cassa, che ora andrà corrisposta allo Stato solo nel momento effettivo del saldo e non in luogo dello svolgimento della prestazione, come in precedenza. Ciò significa che il regime diventa opzionale, con innalzamento del tetto massimo per soggetti con giro d’affari di non oltre 2 milioni di euro: una misura che riguarderà quasi il 97% delle imprese totali. In arrivo anche la nuova aliquota in ambito di project-bond per i titoli rilasciati per le nuove infrastrutture: il regime fiscale agevolato passa dal 20% al 12,5%. Vengono inserite nuove tutele per le aziende italiane dedite all’export e a favore del “Made in Italy”.
Il Decreto prevede anche un’opera di semplificazione della cosa pubblica e di maggior diffusione di servizi in rete ai cittadini e alle imprese, e interessanti novità per il sistema giudiziario.
In questi giorni (la presente rubrica viene licenziata a metà settembre), il Governo sta mettendo a punto le misure contenute nella seconda parte del Decreto Sviluppo, dedicata allo sviluppo di un’economia digitale, alle start up e alle Pmi. In particolare per le start-up è prevista una nuova forma societaria per agevolare le idee imprenditoriali che si chiamerà “Start up innovativa”. Le nuove società potranno essere costituite «sotto forma di società a responsabilità limitata semplificata o a capitale ridotto o in una qualunque altra forma prevista per le società di capitali». Alle stesse non si applicheranno i diritti di bollo, di segreteria e di iscrizione alla Camera di Commercio e le imposte di registro dovuti per la costituzione delle imprese e successivamente con cadenza annuale. Per quanto riguarda le agevolazioni fiscali, lo Sviluppo ha posto all’attenzione del Ministro dell’Economia sgravi Irap per i costi dei membri del team, contabilità per cassa estesa all’Ires e deducibilità degli investimenti fatti dalle aziende nelle start up.

Articolo pubblicato sulla rivista ANDAF di Ottobre 2012