Di Paolo Bertoli 
(dal web, e dal Sole 24 Ore)

Il ministro dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera, intervenendo alla presentazione del Rapporto sull’energia di “Italiadecide”, ha espresso interessanti riflessioni su alcuni temi cruciali per lo sviluppo del nostro Paese: riequilibrio degli incentivi alle rinnovabili, efficienza energetica, produzione nazionale di idrocarburi, rigassificatori e stoccaggi.
Il Ministro ha affrontato il tema delle energie verdi e dei costi connessi al sistema degli incentivi che, occorre ricordare, gravano sulla collettività: «I costi per gli incentivi alle rinnovabili crescono di mese in mese –ha detto–circa 200 milioni all’anno in più ogni mese che passa. È come un tassametro». Gli incentivi alle energie alternative sono “molto generosi” e «non abbiamo previsto adeguati meccanismi di contenimento dei volumi»; il risultato è stato «una vera e propria esplosione degli impianti e un costo molto elevato per il Paese». Passera annuncia quindi l’emanazione a breve di «tre decreti per ridefinire il modello di sviluppo in questo campo».
Nel settore energetico, una priorità del Governo italiano è quella di dare nuovo impulso alla produzione nazionale di idrocarburi. «Non tutti sanno – ha sottolineato il Ministro – che l’Italia ha ingenti riserve di gas e petrolio. Una parte importante di queste riserve è attivabile in tempi relativamente rapidi, consentendo di soddisfare potenzialmente circa il 20% dei consumi dal 10% attuale». Per il rilancio della produzione nazionale di idrocarburi «muoversi decisamente potrebbe consentire di attivare 15 miliardi di euro di investimenti e 25 mila posti di lavoro stabili e addizionali, di ridurre la nostra bolletta energetica d’importazione di oltre 6 miliardi l’anno aumentando quindi il Pil di quasi mezzo punto percentuale e di ricavare 2,5 miliardi di euro di entrate fiscali, sia nazionali che locali».
Secondo Passera, la realizzazione di infrastrutture quali rigassificatori, gasdotti di importazione e stoccaggi assumerà un ruolo centrale nella strategia energetica nazionale. Le decisioni dunque vanno prese “in tempi ragionevoli”, evitando veti “irresponsabili” da parte delle Regioni.

Articolo pubblicato sulla rivista ANDAF di Aprile 2012